Vista la necessità di promuovere iniziative volte alla salvaguardia, alla fruibilità e alla valorizzazione del patrimonio storico, culturale e artistico della Diocesi, e al fine di favorire in questo ambito la pastorale e la catechesi, in conformità alle normative vigenti in materia nonché alla normativa al Codex Iuris Canonici
è isituito l’Ufficio diocesano per l’arte sacra e per i beni culturali con sede presso la curia vescovile in via Monte Lepini, 43 – 03100 Frosinone, ed è approvato il Regolamento in allegato, composto da n. 6 articoli che costituiscono parte integrante del presente Decreto.
+ Salvatore Boccaccio Vescovo
il Cancelliere
dalla Sede Vescovile
della Diocesi Frosinone-Veroli-Ferentino
UFFICIO DIOCESANO
PER L'ARTE SACRA E PER I BENI CULTURALI
REGOLAMENTO
1. Denominazione e sede
Ufficio diocesano per l'arte sacra e per i beni culturali. L'Ufficio ha sede presso la curia vescovile di Frosinone Veroli Ferentino, in via Monte Lepini, 43 – 03100 Frosinone.
2. Finalità
a) L’Ufficio diocesano per l'arte sacra e per i beni culturali ha come principale finalità dì coadiuvare in forma stabile l'Ordinario diocesano e gli enti ecclesiastici posti sotto la sua giurisdizione in tutto ciò che riguarda la conoscenza, la tutela e la valorizzazione, l'adeguamento liturgico e l'incremento dei beni culturali ecclesiastici e dell'arte sacra, offrendo la proprie collaborazione anche agli Istituti di vita Consacrata e alle Società di vita apostolica operanti sul territorio della diocesi.
b) L’Ufficio, in particolare, mantiene i contatti e collabora con le Soprintendenze competenti per territorio nelle materie, nelle forme e secondo le procedure previste dalle Intese del 13 settembre 1996 e del 18 aprile 2000 tra il Presidente della Conferenza Episcopale Italiana e il Ministro per i beni e le attività culturali; mantiene i contatti e collabora con altri organi delle Pubbliche Amministrazioni competenti in materia dì beni culturali nelle materie, nelle forme e secondo le procedure previste da eventuali altre intese.
c) Negli ambiti dì sua competenza, infine, l'Ufficio opera allo scopo di facilitare il dialogo, lo scambio di informazione, la circolazione di esperienze e dì competenze, la collaborazione all'interno della diocesi, tra diocesi della Regione e dell'intera Nazione. Opera inoltre per favorire la collaborazione tra istituzioni, associazione e gruppi ecclesiali e istituzioni, associazioni e gruppi comunque operanti nell'ambito dell'arte e dei beni culturali.
3. Competenze
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Le competenze dell’Ufficio si estendono a tutte le materie e le iniziative nelle quali si esprime la conoscenza, la tutela, la valorizzazione, l'adeguamento liturgico e l'incremento dell'arte sacra e dei beni culturali ecclesiastici.
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In particolare l’ufficio promuove la realizzazione dell’inventario dei beni culturali, cura l’aggiornamento e ne verifica la scientificità.
c) Le competenze dell'Ufficio si estendono anche agli archivi storici, alle biblioteche, ai musei e alle collezioni esistenti nella diocesi.
d) Per quanto riguarda le questioni attinenti la liturgia, l'edilizia dì culto, la catechesi, il turismo, i problemi giuridici ed altre eventuali che risultano connesse con la cura dell'arte sacra e dei beni culturali, l'Ufficio procede in collaborazione con i competenti Uffici e organismi di Curia.
4. Riferimenti normativi
L'attività dell’Ufficio si svolge in ossequio alle norme canoniche universali, nazionali e diocesane e fa particolare riferimento alle "Norme per la tutela e la conservazione del patrimonio storico-artistico della Chiesa in Italia", approvate dalla X Assemblea generale della C.E.I. e promulgate il 14 giugno 1974, agli Orientamenti "I beni culturali della Chiesa in Italia”, approvate dalla XXXVI Assemblea generale della C.E.I. e promulgate il 9 dicembre 1992, alle Note pastorali della C.E.I. "La progettazione di nuove chiese", promulgata il 1 8 febbraio 1993 e "L’adeguamento delle chiese secondo la riforma liturgica", promulgata il 31 maggio 1996.
5. Strumenti
Allo scopo di perseguire le finalità che gli sono state affidate, l’Ufficio:
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svolge compiti di consulenza a favore di enti ecclesiastici e civili;
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è a servizio dei rappresentanti degli enti ecclesiastici allo scopo di istruire le pratiche da sottoporre all’esame della Commissione diocesana per l'arte sacra e i beni culturali;
c) mette in esecuzione le decisioni della Commissione che abbiano ricevuto l'approvazione dell'Ordinario diocesano, anche per quanto attiene ai rapporti con le Soprintendenze e altri eventuali Pubbliche Amministrazioni;
d) effettua visite e sopralluoghi;
e) organizza e prende parte a incontri, seminari, convegni e iniziative formative sia in forma autonoma, sia in collaborazione con altri organismi ecclesiastici e civili;
f) con la collaborazione, della Commissione, elabora circolari, comunicazione e strumenti, predispone iniziative e servizi per agevolare la formazione, la documentazione e l'informazione.
6. Personale
a) Il direttore, dell’Ufficio è nominato dall’Ordinario diocesano, ed è scelto per la sua specifica competenza in materia di arte sacra e di beni culturali.
Il direttore può essere un dipendente di Curia o un libero professionista che collabora in forma continuativa con la diocesi o un competente che svolge la sua attività a favore della diocesi a titolo di volontariato.
Il direttore può operare a tempo pieno o a tempo parziale; in ogni caso il direttore dovrà svolgere la sua attività e conservare la documentazione nei locali di Curia a ciò destinati.
Nell’ambito della diocesi, il direttore non può assumere, neppure gratuitamente, incarichi di progettazione in materia di arte sacra e di beni culturali, sia a favore di enti soggetti alla giurisdizione dell'Ordinario diocesano sia a favore di ordini o istituti religiosi.
b) Oltre al direttore, l’Ufficio può essere dotato di altro personale nominato dall'Ordinario diocesano.
c) La collaborazione di eventuali volontari alle attività dell’Ufficio deve avvenire nel rispetto delle vigenti leggi canoniche e civili.